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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

In tutto

Al mattino, al giorno, di notte, in tutto, resta tale un destino da protrarsi, se un albero cade e rimane il frutto, a nuova sorte potrà inoltrarsi… Nasce, vive, muore, dal limbo al lutto, porge una preghiera per rialzarsi, se un Uomo cade diremo anzitutto, che Dio solo sa e potrà salvarsi… Purché il ricordo non ceda una tregua, il senso che soggiace non si arresta, la corsa all’essere di Dio alla stregua, consegna il dissenso a ciò che ridesta, si sfalda in nulla al tempo che dilegua e non lascia che una sola richiesta... E’ tanto ciò che resta, al mattino, al giorno, di notte, in tutto, nasce, vive, muore, dal limbo al lutto… Dov'è che l'Essere mai non s'adegua?

Un solo minuto

Lento è il gorgoglio di un solo Minuto che nella folla sbraita i suoi lamenti, che in menti con ciò che è sovvenuto trattiene spesso i suoi fluidi sgomenti. Deglutito nel meme sprovveduto dai giorni suoi in prose latenti, rilascia il mandato al bieco vissuto e lascia che si sposino i tormenti. Andando oltre il tempo già colorato, sapremo del suo dire mai sereno, già involuto in sentimento e stato che il passo sorprende con fare alieno, senza farci capir cos’ha cambiato, in un senso che qui non vi è appieno. Dunque resta un Minuto, non sappiamo di cosa sia sostanza, quale stima dare alla sua distanza. Cos’ha in sé questo solo Minuto?

La sera

Corre la sera ed i suoi passi son le stelle, dove l'anima ritorna d'eterna rimembranza, veloce e senza sosta nei suoi cupi alloggi e muove e ospita la natura umana, forse per far dimenticare le molteplici albe ed i tramonti della vita che assomiglio al firmamento... Dove siamo è già stato e dove sarà noi rincorreremo la luce affinché il buio ci sia da monito nei lontani sapori di Mondi ancora sconosciuti... Ma chissà se mai li abbiamo già vissuti in altre vite? Quando una stella muore e un uomo la osserva nell'istante in cui ritorna il ricordo l'infinito deve ancora rinascere....

Le ore

Mentre vanno di qua e di là - le ore - nel ticchettio dei ricordi come sembra lento il muoversi del Sole se distante poi ti scordi di quella Stella e del tuo dolore andrai fino o ben oltre l'aurora andrai fino o ben oltre l'aurora andrai fino o ben oltre l'aurora ascolti una canzone brucia una passione rallentano i respiri per una sfida inaspettata vai nell'oscurità che oltre il tramonto vive vuoi tu la verità… sul tuo mare e sulle rive dove adagiata nel tuo sguardo dopo miri ne farai un'ossessione non è che una missione andrai fino o ben oltre l'aurora andrai fino o ben oltre l'aurora andrai fino o ben oltre l'aurora mentre vanno di qua e di là – le ore – nel ticchettio dei ricordi come sembra lento il muoversi del Sole se distante poi ti scordi di quella Stella e del tuo dolore di quella stella e del tuo dolore racchiuso in un sogno d’Amore.

Quell'ira

Quel'ira che delle Armi mai si priva annidata nell'animo essa propone il suo appoggio fino a quando si pone la ragione come sua alternativa... ma l'ira è pur una diva lasciva, che seduce nella psiche e ripone nelle molli coscienze un'illusione di una gioia che si desta furtiva... Il retaggio dell'ira è Storia indegna che si ripropone a sprazzi nel mito che ad ogni parola rimane e regna nei dissapori di sensi in consegna che poi vanno e fanno e stanno in attrito fino a quando di lei la mente e' pregna...

Un granello di sabbia

Sono soltanto un granello di sabbia che affonda da molto tempo nel mare, fatto della tua rabbia che m’impedisce persino d’amare. Lasciami andare via da questo male, che mi lascia immobile, ma resti nella mente tale e quale e il ricordo di te che era una roccia, si perde in questi flutti e dimentico e resto goccia a goccia. immerso nel inganno, di ciò che non sei stata anno per anno. Per te o anche per tutti quelli che hanno l’anima nobile. Sono soltanto un granello di sabbia che affonda da molto tempo nel mare, fatto della tua rabbia che m’impedisce persino d’amare. Non so più capire quanto prevale, il ricordo di te che del fondo del mare sei il sale, rimane dedicato al suo retaggio per te sono già perso e di te ho avuto un solo assaggio, e passa un altro giorno, rivedo un’altra alba e il suo contorno e resto qui immerso, perché per te non sono più in me. Sono soltanto un granello di sabbia che affonda da molto tempo nel mare, fatto della tua rabbia che m’impedisce persino d’amare.

Occhi negli occhi

Cadono le stelle e finisce il mare nei tuo occhi da ammirare, brucia al fuoco del tempo, aggrappata, al lembo di una nostalgia che sale. Era occhi negli occhi, se era amare, era occhi negli occhi, se era amare! Mentre il tempo passa, l’anima mia (che si brucia per te), mentre il tempo passa, l’anima mia (che si brucia per te), la ricordo come coi tuoi occhi. Al ritmo che vale, la poesia, dimmi quand'è un’eresia se non sembro piuttosto scaltro se rifiutare un qualche amore, già passato, per poi ritrovarne un altro non è parte d’un Destino ritrovato. Cadono le stelle e finisce il mare nei tuo occhi da ammirare, brucia al fuoco del tempo, aggrappata, al lembo di una nostalgia che sale. Era occhi negli occhi, se era amare, era occhi negli occhi, se era amare! Mentre il tempo passa, l’anima mia (che si brucia per te), mentre il tempo passa, l’anima mia (che si brucia per te), la ricordo come coi tuoi occhi. Il senso prevale, non sei mia, forse soffro d’amnesia non sono me stesso pe

Estrella - Stella

(in Spagnolo) Por una estrella que encanta y el su mar de fuego como la desesperada cancion que desde todo el mundo empieza cuando ha una razon que pasa por lo sufrimiento yo no entiendo mas lo que veo en su luz por su distancia hace mucho frio en pensar que aquì el su calor es en recuerdo de la su verdad de lo que es olvido que en describir la vida puede ser mucho deseado y como podemos llamar lo amor no podemos llamar el dolor y saber que por nosostros la nuestra historia en su gobierno es una luz que està desapareciendo puedo pensar solo que la noche puede vivir por la eternidad y nosotros no podemos amar sin una estrella que encanta. (in Italiano) Per una stella che incanta per il suo mare di fuoco come la disperata canzone che da tutto il mondo comincia quando ha una ragione che passa per la sofferenza io non intendo più ciò che vedo in sua luce per sua distanza fa molto freddo nel pensare che qui il suo calore è nel ricordo della sua verità di ciò che è dimenticato che nel descr

Dimmi tu

Dimmi tu, se il cielo non c’è più, non vedo più le stelle! Solo luci distanti, a intermittenza, dimmi tu, se il Mondo è rotondo, io non lo so, quaggiù, tu voli alta in pochi istanti e io che aspetto sempre la notte, con tanta pazienza, in fondo, poi scrivo solo parole a catinelle, scordo cosa c’è lassù, così a volte verso lacrime a frotte. Un giorno forse ci incontreremo, in un altro cielo color cobalto che esiste soltanto per noi e con uno sguardo ci litigheremo lo spazio di un arcobaleno, in un luogo molto diverso da questo più in alto di questo cielo, più sereno, ma io non faccio testo Dimmi tu, se il cielo non c’è più, non vedo più le stelle! Solo luci distanti, a intermittenza, dimmi tu, se il Mondo è rotondo, io non lo so, quaggiù, tu che voli alta in pochi istanti e io che aspetto sempre la notte, con tanta pazienza, in fondo, poi scrivo solo parole a catinelle, scordo cosa c’è lassù, così a volte verso lacrime a frotte. Un giorno forse ne rideremo in un altro cielo faremo un

Voglio

Voglio scrivere questa poesia, per la rabbia del tempo che via via corre e per la rappresaglia delle stagioni ai loro cambiamenti voglio anteporre il senso delle religioni e poi urlare forte e ancor più forte dimenticando me stesso e il mio nome, dimenticando ogni come... Urlare più forte, più forte del pianto quando grida la sua verità e destare l’incanto, d’ogni autorità fermare il moto degli eventi vedendo scomparire il bene e il male con ciò che vale, dalle ragioni agli intenti... Perché voglio edificare il paradiso sulle macerie di questo inferno condiviso. Voglio scrivere una storia costruita o fatta, d’ogni altrui memoria e l’amore che provo constatarlo poi e di tanto in tanto nel coraggio destato da ogni sogno infranto ma da uomo solo, me stesso più non trovo e così il Mondo girerà, nello spazio e in libertà, sempre e d’ogni perduto amore nel infinito strazio, d’un dolore che l’amore, oramai, m’impedisce quanto mai o più che mai – finisce – d’esprimere oltre questa riga qua…

Non è un sonetto

Questo non è un sonetto poetico è un farfugliamento senza un senso non ha ritmo ed è pure patetico e non serve ad aver alcun consenso forse fraintendo un che di ermetico fintanto che scrivo non credo o penso non ci vedo nulla che sia d’etico nel volerne un qualche giusto compenso scrivo solo per sentirmi un po’ vivo ma forse sarà una morte lieve questo dire che in me a volte coltivo e dire che qui sembra molto breve in questo misero spazio allusivo qui tutto resta e prende ciò che deve.