Dimmi tu
Dimmi tu, se il cielo non c’è più,
non vedo più le stelle!
Solo luci distanti, a intermittenza,
dimmi tu, se il Mondo è rotondo,
io non lo so, quaggiù,
tu voli alta in pochi istanti
e io che aspetto sempre la notte,
con tanta pazienza, in fondo,
poi scrivo solo parole a catinelle,
scordo cosa c’è lassù,
così a volte verso lacrime a frotte.
Un giorno forse ci incontreremo,
in un altro cielo color cobalto
che esiste soltanto per noi
e con uno sguardo ci litigheremo
lo spazio di un arcobaleno,
in un luogo molto diverso da questo
più in alto di questo cielo,
più sereno, ma io non faccio testo
Dimmi tu, se il cielo non c’è più,
non vedo più le stelle!
Solo luci distanti, a intermittenza,
dimmi tu, se il Mondo è rotondo,
io non lo so, quaggiù,
tu che voli alta in pochi istanti
e io che aspetto sempre la notte,
con tanta pazienza, in fondo,
poi scrivo solo parole a catinelle,
scordo cosa c’è lassù,
così a volte verso lacrime a frotte.
Un giorno forse ne rideremo
in un altro cielo faremo un salto
che faremo soltanto per poi
tornare dal alto e ci inganneremo
e sarà soltanto in un baleno
e non saprei dire se desto o presto
e ben sotto questo cielo,
il pensiero, andrà fuori contesto.
Dimmi tu, se il cielo non c’è più,
non vedo più le stelle!
Solo luci distanti, a intermittenza,
dimmi tu, se il Mondo è rotondo,
io non lo so, quaggiù,
tu che voli alta in pochi istanti
e io che aspetto sempre la notte,
con tanta pazienza, in fondo,
poi scrivo solo parole a catinelle,
scordo cosa c’è lassù,
così a volte verso lacrime a frotte.
Dimmi tu, cosa sapremo in più,
ne direi delle belle!
Fra le ombre restanti, al esistenza,
dimmi tu, in un secondo Mondo,
io non lo so, lassù,
forse si leva alto in altri infranti
sogni che scordo sempre in grotte
di pura incoerenza, e affondo,
poi risento vecchi brividi che a pelle,
danno senso a quel blu,
così spesso mi rivedo in tante lotte.
Dimmi tu, se il cielo non c’è più,
non vedo più le stelle!
Solo luci distanti, a intermittenza,
dimmi tu, se il Mondo è rotondo,
io non lo so, quaggiù,
tu che voli alta in pochi istanti
e io che aspetto sempre la notte,
con tanta pazienza, in fondo,
poi scrivo solo parole a catinelle,
scordo cosa c’è lassù,
così a volte verso lacrime a frotte.
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