Un soffio vermiglio nel vento

I.
E se io fossi com'è nel pianto che induce
e in esso incarnassi ogni dì che riduce?
In quanto mi illudo, soavemente alludo, per così dire,
a ciò che va' e desolatamente gravida il mimo astuto,
gran maestro d'ogni arte e simmetria d'ogni vita...,
forse chiamerei, ma conoscerei il dono della consolazione?
Vedrei il provvidente che ad ogni dì rende
ed in sua presenza la sua stessa evanescenza?
Direi che il silenzio è il grappolo maturo oltre il ramo,
è il frutto che attende in sua mano fra appigli e lacrime,
senza che esso possa darsi a soddisfare l'amarezza.
Eppoi mi chiederei, come, perché mai, quando continuare
a sorridere affinché lieve e docile un viso mostri resa?

II.
Ma se io fossi com'è nel riso, divertito e compiaciuto,
ma proiezione d'ogni dove, inappagato, insoddisfatto,
l'emanazione, come dire, d'ego ed es, che trovandolo si attende,
dove vedrei l'idilliaco amare di Dei mai vissuti?
Di un unico sempre acceso e già vivente,
che verte ad intenzioni più pure in sunto...
Chi mai potrà riconoscermi nella mia vacuità o santa ingenuità?
E se il Verbo sia tra giochi e piaceri allora fatelo, eccolo...:
- strappate regole e parole..., è un diritto da non crederci!
Pure essendo un fragile, vivido ed incandescente supplizio.
Poi forse vi chiederete, come? Cosa? Ma quando? Dal mio volto,
possa ricogliere..., resa in tendini, ahimè..., non è mia la conquista,
ne rimarrà solo una misera e involontaria rabbia inconciliabile?

III.
Così chi mai vorrà più smarrire la rotta o il senno,
fintanto che dalla pazzia al fine vi sia proprio ogni ragione
per cui non si possa fare altro che lasciare a noia il pensiero?
Dunque, adesso, in parole povere, dovrò tacere?
Solo..., fino a quando un dì testardo e goliardico
abbia a togliermi carattere e mestiere? Nudo è l'occhio;
spirata essenza, rinomata assenza, fugace strumento,
insolente regio, nel sigillo e la porta, sempre li ad assistere.
'Ma ora mi sporgo, se io fossi nel canto irrisorio dell'esistenza?
Allora dovrà essere stridente ciò che porterò con la mia voce...
Onore al mare, lealtà al tempo, che nel rimorso sono brezza e respiro'
Scriverai ciò che è impresso nella seta come pace e conoscenza?
Che è come di polvere, ricordi, un gioiello, fra i venti e le rose.

Commenti

Post popolari in questo blog

Immagine

Sogno

Quale paura (se la vita è una per tutti)